– Antinoe: tessuti





I reperti tessili degli scavi del 1965 e 1966, già molto deteriorati al momento della scoperta, sono rimasti per quasi un quarantennio chiusi nei sacchi di nylon, nelle scatole e nelle buste in cui erano stati immagazzinati dopo il rinvenimento.



Pieghe, schiacciamenti e rotture delle fibre, insetti infestanti, muffe e miceti, hanno reso necessaria una lunga, paziente e scrupolosa opera di pulitura e di restauro, che ha consentito finalmente di collocare i tessuti in nuovi contenitori adatti alla conservazione e di esporre i più significativi in cassetti opportunamente protetti.

I documenti di scavo registrano per il 1965 il ritrovamento di salme avvolte in stoffe policrome, in particolare “bende e sudari”, tessuti “con orli violetti e orbicoli verdi” e “un asciugamano con frangia” sotto il capo di una salma.





Molto più cospicuo fu il materiale tessile rinvenuto nel 1966. A quanto risulta dal resoconto del diario di scavo riferito ai giorni 21-26 settembre, in una piccola costruzione costituita da loculi rettangolari sovrapposti furono trovate numerose salme, anche tre per loculo, che indossavano vari strati di tuniche; di alcune si erano conservate le calzature e la tavola dorsale lignea.



Per lo più l’ordito dei tessuti è in lino chiaro e la trama è in lana di vari colori, che forma motivi geometrici, floreali o antropomorfici, come nello scialle in lino grezzo con frange, su cui sono applicati due orbicoli di lana blu, con immagine di cavaliere al centro.



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