– Antinoe: statuine fittili




Fra le statuine votive di Antinoe prevalgono nettamente le figure femminili, sia stanti, con braccia aperte leggermente sollevate, sia sedute, con braccia piegate nell’atto di sostenere un bambino. Fra le figure maschili predominano i cavalieri. Non mancano riproduzioni di animali, fra cui il pavone, che è simbolo di resurrezione e di vita eterna.

Questi reperti riconducono all’ambito cristiano e, in particolare, sono da collegare al culto tributato a San Colluto, il quale, prima del martirio, avvenuto all’inizio del IV secolo, era stato medico anargyros nella città di Antinoe. È verosimile che le statuine fossero lasciate in dono dai fedeli durante i pellegrinaggi al luogo santo in seguito a una grazia ricevuta.


In effetti è possibile individuare dettagli volutamente posti in evidenza allo scopo di indicare il tipo di grazia; ad esempio, su molte statuette femminili è messo in risalto il ventre sia dal punto di vista strutturale (concavo o convesso), sia decorativo (con pennellate di colore), il che fa intuire richieste relative alla fertilità o alla protezione della maternità.

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